(detto
il Maurino).
Pittore e incisore italiano. Formatosi seguendo l'esempio di Bibiena, godette
dell'amicizia e della protezione di F. Algarotti. Lavorò dapprima a
Bologna, decorando diverse chiese e palazzi; si trasferì poi a Firenze,
dedicandosi a Palazzo Gerini, e in seguito a Pistoia, dove nel 1764
ultimò i dipinti della Chiesa della Congregazione dello Spirito Santo e
le scenografie per il Teatro dei Risvegliati. Seguendo il gusto del tempo, si
cimentò nel genere del paesaggio con rovine sia nei dipinti sia nelle
decorazioni ad affresco e, prima ancora, negli studi di incisione. Quest'ultima
tecnica gli permise di reinterpretare le decorazioni ad affresco. Alcuni suoi
studi sono conservati a Roma nel Gabinetto Nazionale delle Stampe (Montalbano,
Modena 1730 - Bologna 1766).